Giornata di sofferenza per Piazza Affari, che archivia le contrattazioni odierne con cali superiori al punto e mezzo percentuale. La borsa italiana aveva aperto questa mattina con un certo ottimismo, smorzatosi all'uscita della trimestrale di Fiat che ha zavorrato il principale listino. I guadagni sono stati cancellati con un colpo di spugna a metà seduta.
Ma i listini milanesi hanno avuto il colpo di grazia dopo l'apertura in calo ed una continua flessione della borsa d'oltreoceano.
I mercati a stelle e strisce, dopo la prestazione brillante di ieri, inciampano sui dati macroeconomici usciti prima dell'avvio delle contrattazioni, continuando la discesa dopo una serie di trimestrali americane deludenti.
Dal fronte valutario l'euro scivola nei confronti del dollaro. Il cambio tra la moneta unica ed il biglietto verde si attesta a 1,2956.
Doccia fredda sul prezzo del petroli, che scambia a 41,31 dollari al barile in calo del 5,01%. Oggi sono state diffuse negli USA le scorte settimanali di greggio, che hanno registrato un incremento di 6,1 mln di barili.
L'indice Mibtel archivia gli scambi con un ribasso dell'1,56% a 13883,
l'S&P/Mib con un -1,78% a 17369
il Midex con un -1,72% a 16294 punti.
L'All-Star con un -1,04% a 8256 punti.
Grande protagonista della giornata ancora una volta il titolo Fiat che è crollato del 14,55% a 3,80 euro, scivolando sotto i minimi pluriennali. Il gruppo del Lingotto ha presentato risultati contrastanti sul quarto trimestre e sull'intero esercizio. Inoltre la società automobilistica ha annunciato il dividendo solo sulle azioni di risparmio ed il fermo del piano di buyback. A zavorrare ulteriormente il titolo dell'azienda torinese anche un outlook molto prudente ed il maxi indebitamento. La società, in una nota a parte, ha anche smentito le voci di aumento di capitale, circolate sulla stampa, o di finanziamento per fusione con altre imprese del settore automotive.
Giornata negativa anche per Autogrill, che arretra dell'8,47%.
In lettera le banche . Unicredit cede oltre 5 punti percentuali, Banco Popolare arretra del 3,65% circa, MPS fa peggio con un -4,05%. Tiene Intesa Sanpaolo che avanza dello 0,23%.
A singhiozzo le telecomunicazioni , con Fastweb che balza del 3,99% e Telecom Italia che mostra un +0,85%. Tiscali, invece zavorra il Midex . In un settore telefonico che risente anche del warning della British Telecom, la compagnia sarda affonda del 17,88%, scontando le incertezze per la vendita degli assets britannici ed un giudizio negativo di Citigroup. La banca d'affari ha infatti confermato una raccomandazione "sell" e decurtato il Target Price a 0,15 euro.
In ordine sparso i petroliferi , con Eni sale dello 0,49%, Tenaris arretra dello 0,66%, mentre Saipem scivola di circa 2 punti.Finmeccanica mostra un rialzo frazionale dopo che la controllata Ansaldo STS ha annunciato stime preliminari, che secondo il CdA della stessa società confermano il raggiungimento delle previsioni a suo tempo comunicate.
Bye!
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