domenica 1 dicembre 2013

View sui mercati finanziari


A distanza di una settimana non cambia l'impostazione sui mercati azionari internazionali che rimane sempre al rialzo con alcuni listini che sono andati a ritoccare i massimi di periodo ( ultimo in ordine temporale il NASDAQ che ritrova la soglia psicologica dei 4 mila punti dopo ben 13 anni).

il "sentiment", anche se in discesa rispetto all'ottava precedente, continua quindi a rimanere sui top di sempre così come l'indice di volatilità( VIX) che, stazionando sui minimi storici, spinge sempre più gli acquisti a leva di titoli ( MARGIN DEBT).
Tutta questa calma non deve però farci abbassare la guardia perchè basterebbe un dato o un evento non atteso sul mercato per determinare quelle chiusure improvvise di posizioni che potrebbero mettere in moto le famose prese di beneficio.

In questo contesto il focus delle prossime settimane sarà sempre rivolto alle decisioni che verranno prese dalle Banche Centrali e in particolar modo dalla FED anche se oramai i mercati hanno capito che "TAPERING non è “TIGHTENING” e che la bussola per orientarsi nei prossimi mesi sarà da ricercarsi nell'evoluzione economica globale.

Sul valutario l'EURO torna a mostrare i muscoli nei confronti del DOLLARO testando le resistenze poste sulla soglia degli 1.36. Dal punto di vista tecnico l'eventuale rottura rilancerà la spinta rialzista in direzione dei prossimi target posizionati in area 1.365.

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venerdì 7 settembre 2012

Effetto Draghi II..


Avvio positivo per le Borse europee all’indomani del piano di acquisto illimitato della Banca centrale europea:  il Cac40 di Parigi segna un progresso seguita dal Dax di Francoforte e dal Ftse 100 di Londra . Le migliori piazze azionarie sono Madrid e Piazza Affari, con il Ftse Mib che avanza di oltre il 2%, dopo il rally di ieri. Guardando al paniere principale di Milano, svettano i bancari con Ubi Banca, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Popolare di Milano e Monte dei Paschi in progresso di circa un 2,5%. Ieri la Bce ha illustrato il programma di acquisto di obbligazioni governative, il cosiddetto Outright Monetary Transactions, che avrà come fine quello di calmierare i rendimenti dei titoli di Stato dei Paesi più in diffi coltà.

Macro Mover.
Dopo la seduta di ieri, caratterizzata dall’appuntamento con la riunione della Bce e i cui effetti si protrarranno anche alle prossime sedute, la sessione odierna ha il suo clou, per quanto riguarda i dati macroeconomici,  negli occupati non agricoli. Le non-farm payrolls verranno rese note alle 14:30 e sono attese a 130.000, meno di quanto registrato il mese precedente e insuffi ciente a intaccare il tasso di disoccupazione. Se il dato dovesse uscire alla pari o sotto al consensus sarebbe da considerare un passo avanti verso il sempre più vicino Qe3 della Federal Reserve.

Dopo il balzo di oltre 4 punti percentuali della vigilia l’indice Ftse Mib ha aperto la seduta in deciso rialzo. E’ possibile che prima di proseguire oltre quota 16.140 il Ftse Mib debba digerire l’avanzamento di ieri. In  seguito alle parole di Mario Draghi l’indice si è esteso rapidamente fino a 15.640 punti, primo target intermedio, chiudendo sopra 15.800. Eventuali arretramenti possono pertanto essere sfruttati per impostare nuove operatività long mentre solo una violazione al ribasso di 14.750 riporterebbe lo scenario in negativo.

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venerdì 3 agosto 2012

Effetto Draghi: Borse, ieri crollo... oggi grande recupero!





Come un anno fa, la volatilita' e' tornata a dominare i mercati finanziari europei dove, complice anche i volumi di scambio piu' bassi dato il minor numero di operatori attivi durante l'estate, le variazioni drastiche di direzione degli indici sono ormai all'ordine del giorno.

 L'ultima riunione della Bce ha dimostrato che la risposta definitiva alla crisi, la soluzione vincente, deve ancora essere trovata, e qualora venisse individuata, richiederebbe del tempo prima di essere apprezzata appieno dai mercati. Quanto avvenuto ieri con la riunione del direttivo Bce e' sintomatico: in conferenza stampa, Mario Draghi ha annunciato misure alquanto significative, fra cui l'intenzione dell'Eurotower di tornare ad acquistare titoli di stato sul mercato secondario a condizione che gli Stati soddisfino determinate condizioni in termini di riforme e impegno per il risanamento dei conti. In assenza dell'annuncio di una nuova misura immediata, i mercati hanno tuttavia reagito in maniera parossistica provocando flessioni pesantissime che a distanza di 24 ore non hanno retto a una rilettura piu' attenta e meno emotiva

L'impegno della Bce ad acquistare titoli di stato a scadenza breve, non piu' i decennali del primo programma ma soprattutto i bond a 2 e 5 anni, e' intesa a concedere il tempo necessario agli Stati per procedere con decisione sul terreno delle riforme avendo tuttavia accesso nell'immediato a finanziamenti a costi accettabili
Scegliere una scadenza piu' breve, che non impegna la Bce su orizzonti temporali troppo distanti, e' anche un modo per attenuare l'opposizione dei rigoristi, nella fattispecie Germania e paesi nordici, che continuano a porre l'accento sull'importanza del rigore fiscale piuttosto che su quello della crescita. 

In conferenza stampa, Draghi ha sottolineato come la Bce sia pronta a intervenire con decisione e con le forze adeguate allo scopo non appena saranno stati compiuti gli ultimi lavori di analisi affidati a dei sottocomitati interni e ha invitato gli Stati dell'Unione a fare in fretta sul terreno dell'Esm e della concessione allo stesso di una licenza bancaria che gli consentirebbe di accedere ai finanziamenti illimitati della stessa Bce.

Il principale elemento di interesse per i mercati e' dunque destinato a rimanere nel corso delle prossime settimane l'andamento degli spread e il progresso realizzato in sede europea, tanto a Bruxelles quanto a Francoforte. 

Sul fronte macro, invece, la settimana si preannuncia piu' tranquilla e peraltro puo' ricevere il testimone dall'incoraggiante rapporto del dipartimento del Lavoro americano, secondo cui in luglio sono stati creati 163mila posti di lavoro contro i 95mila attesi dagli analisti. Sul fronte americano, da segnalare martedi' un intervento di Bernanke di fronte a un'assemblea di insegnanti mentre mercoledi' sara' il turno delle statistiche sulla produttivita' del secondo trimestre.
Giovedi' appuntamento con il dato di giugno sul deficit commerciale e venerdi' con i prezzi alle importazioni. Sul versante europeo, da segnalare lunedi' l'indice sentix sulla fiducia degli investitori e martedi' gli ordini alle fabbriche di giugno nell'eurozona. Mercoledi' occhi puntati sulle statistiche sull'interscambio commerciale del blocco in giugno e giovedi' sul bollettino Bce. Venerdi' infine prezzi al consumo nell'eurozona in luglio.

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lunedì 23 luglio 2012

Si riparte... ancora giù!



Partenza in deciso ribasso per la Borsa di Milano con molti titoli bancari sospesi dalle contrattazioni per eccesso di ribasso. A pesare le dichiarazioni del vicecancelliere tedesco, Philipp Roesler, secondo cui la Grecia non sarà in grado di adempiere alle condizioni della Troika. Secondo indiscrezioni del Der Spiegel, il Fmi avrebbe fatto sapere alla Commissione Ue di non aver intenzione di partecipare ad altri pacchetti di salvataggio in favore di Atene. La tensione massima si sente sul secondario dove lo spread Btp-Bund nei primi scambi è schizzato sopra quota 515 punti base. Sul valutario l’euro tratta sotto 1,21 dollari.
Dunque... Si riprende da dove ci si era interrotti venerdì, dopo una seduta disastrosa per le Borse europee. Sotto attacco in particolare Madrid e Milano. Pochi gli appuntamenti macroeconomici della giornata. Alle 16: 00 da segnalare solo la lettura preliminare della fiducia dei consumatori europei in luglio. Il dato dovrebbe essere sostanzialmente invariato rispetto a quello del mese precedente.
La nuova settimana si è aperta in netto calo per l’indice Ftse Mib dopo la debacle di venerdì. Il quadro grafico è stato compromesso venerdì dalla rottura al ribasso della trendline rialzista ottenibile con l’unione dei minimi dell’1 e 14 giugno, oltre che con la perdita della soglia psicologica dei 14.000 punti. Entrano ora nel mirino i minimi di inizio giugno a 12.560, livello oltre il quale l’indice tornerebbe sui minimi storici del marzo 2009 a 12.327.

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mercoledì 11 luglio 2012

Incertezza...




Prende il via in calo la seduta infrasettimanale dei principali mercati finanziari europei, frenati nei primi scambi di giornata dalla chiusura in rosso di Wall Street e delle Borse asiatiche. Tra i fattori di incertezza le indicazioni che arrivano dal mondo corporate statunitense, in primis Amd e Applied Materials. Ma non solo: in Europa si attende il pronunciamento dell’Alta corte tedesca che deciderà sul fondo salva stati. In Italia impensieriscono invece le esternazioni di ieri del premier Mario Monti durante l’Ecofin secondo cui non si può escludere che l’Italia possa ricorrere agli aiuti dei fondi comunitari. “Spero di no ma non posso escluderlo” ha dichiarato Monti.

Pochi appuntamenti sul calendario macroeconomico della seduta odierna. I più importanti, nel pomeriggio, arriveranno dagli Stati Uniti. La bilancia commerciale nel mese di giugno dovrebbe vedere un restringimento del passivo rispetto a -50,1 miliardi di dollari registrati a maggio. Verranno inoltre pubblicate le minute dell’ultima riunione del Comitato di politica monetaria della Federal Reserve. E’ probabile che il movimento confermi la sensazione di uno spostamento della Fed in direzione di nuove politiche di Quantitative easing.

Seduta interlocutoria ieri per l’indice Ftse Mib, con chiusura di contrattazioni nei pressi delle medie mobili
a 14 e 55 giorni, appaiate in area 13.810/850 punti. Nel corso della seduta il Ftse Mib è salito fino a 14.107
prima di innestare la retromarcia. Lo scenario rimane incerto. Da monitorare i minimi della seduta di lunedì a 13.600 punti la cui caduta potrebbe proporre un test della trendline rialzista ottenibile con l’unione di minimi dell’1 e 14 giugno, attualmente transitante a 13.065 punti. Al rialzo necessaria una chiusura sopra 14.000 punti per stabilizzare il quadro grafico.

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