mercoledì 30 giugno 2010

Borse su... anzi no...!


Tentativo di rimbalzo per le Borse, dopo la gelata della vigilia.

La chiusura però è avvenuta generalmente con il segno più ma senza eccessivo brio: piatta Londra (+0,05%) in lieve rialzo Parigi (+0,29%) e Francoforte (+0,23%) e appena più mossa Milano, dove l'indice dei titoli a maggior capitalizzazione ha guadagnato lo 0,39%; unica Borsa a recuperare in modo più netto, Madrid, che ha guadagnato l'1,12% (dopo però aver perso in modo più accentuato il giorno prima).

In effetti la mattinata europea era partita con auspici migliori e gli indici erano tutti improntati al bello anche grazie ai risultati dell'asta Bce, giunti intorno alle 11. Sono stati assegnati fondi per 131,933 miliardi nel corso dell'asta di rifinanziamento a 91 giorni (scadenza il 30 agosto 2010) al tasso fisso dell'1% e con volume offerto illimitato. Il totale richiesto (e assegnato) è risultato inferiore alle attese, che andavano da 250 a 300 miliardi, e pur rappresentando un volume record per un'asta a tre mesi, è un risultato molto positivo perché indica che sul mercato non dovrebbe esserci la temuta crisi di liquità per la scadenza, domani, dell'asta di pronti contro termine da 442 miliardi di euro immessi nel mercato un anno fa. Insomma, una delle preocupazioni che aveva fatto precipitare le Borse ieri sembra quasi arginata (e infatti lo stesso Jean Claude Trichet, numero uno della Bce, ha parlato di "risultato molto positivo").

Ma nel primo pomeriggio ci hanno pensato altri indicatori, provenienti dagli Stati Uniti, a rovinare in parte la festa: a giugno nel settore privato, secondo la stima Adp, sono stati creati 13 mila nuovi posti di lavoro, contro le previsioni per una crescita di 60 mila unità; inoltre, l'indice Ism nell'area di New York City è calato - sempre in giugno - a 69,3 punti dai 89,9 di maggio.

A Piazza Affari, a fine giornata, il titolo più brillante è risultato Autogrill (+3,84%) grazie al fatto che il traffico aeroportuale è risalito ai livelli pre-crisi; molto bene anche Cir (+2,66), holding di controllo del Gruppo Espresso; recupera in parte le perdite della vigilia Intesa Sanpaolo (+2,10%) la migliore tra gli istituti di credito. Poco variata Fiat (+0,24%) meglio la controllante Exor (+1,90%).


Bye!


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Fonte: Repubblica.it