mercoledì 30 dicembre 2009

Piazza Affari chiude in calo l'ultima seduta dell'anno


Chiudono in territorio negativo le principali Borse di Eurolandia, appesantite dall'andamento ribassista della borsa di Wall Street che non è riuscita a beneficiare del dato sul PMI di Chicago. A dicembre l'indice si è attestato a 60 punti, dai 56,1 del mese precedente, risultando così nettamente migliore delle attese che indicavano una salita a 55 punti.

Il clima vacanziero ha inciso notevolmente sugli scambi, che sono rimasti sottili nonostante l'avvicinarsi del Capodanno. Domani apriranno i battenti solo Londra e le piazze del circuito Euronext per chiudere poi anticipatamente. Al loro fianco anche Wall Street.

Accelera al ribasso il cross euro/dollaro, complice il dato USA sul PMI di Chicago. Al momento la moneta unica scambia a 1,43 dollari, registrando un ribasso intorno allo 0,35%. Bruxelles ha chiuso con un ribasso dello -0,51% a 2513,12 punti, Zurigo con un decremento dell'1,13% a 6533,98 punti, Parigi con uno svantaggio dello 0,55% a 3938,14 punti ed Amsterdam con un regresso dello 0,65% a 335,08 punti. In calo anche Francoforte -0,9% a 5957,43 punti, Londra -0,84% a 5392,05 punti e Madrid -0,71% a quota 11949,2.

A livello settoriale in rosso il comparto bancario e assicurativo, male anche i farmaceutici.

Chiude la seduta in frazionale ribasso la Borsa milanese, in linea con quello che è stato l'andamento delle sorelle europee.

Quella di oggi è stata l'ultima riunione del 2009 per Piazza Affari e per molte altre Borse del Vecchio Continente, che in media hanno guadagnato nell'intero anno circa il 26%. La piazza milanese, invece, festeggia l'ormai vecchio anno con un rialzo del 20%.

Domani Piazza Affari resterà chiusa per i festeggiamenti del Capodanno mentre apriranno Londra e le piazze del circuito Euronext, ma con il timer ridotto. Al loro fianco Wall Street.

L'indice FTSE IT All-Share archivia l'ultima contrattazione dell'anno registrando un ribasso dello 0,45% a 23652,9, il FTSE MIB con un -0,55% a 23248,39, il FTSE IT Mid Cap con un +0,16% a 24841,33 punti. Il FTSE IT Star chiude con uno svantaggio dello 0,02% a quota 11247,52.

BUON 2010!!!


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lunedì 21 dicembre 2009

Inizio di settimana in verde


Chiusura sugli scudi per le principali borse del Vecchio Continente che, già partite di buon umore stamane, hanno ampliato i guadagni in scia alla buona performance di Wall Street. La seduta è stata caratterizzata da scambi sottili come prevedibile in quella che è la settimana di Natale.
In grande spolvero il settore bancario e quello delle materie prime e delle risorse di base che hanno registrato rialzi superiori al punto e mezzo percentuale.

Sul mercato valutario, l'euro, quest'oggi, non si discosta dai livelli di parità nei confronti del biglietto verde. Il cambio tra la moneta unica ed il dollaro si attesta a 1,4312.

Bruxelles ha chiuso con un rialzo dell'1,13% a 2480,67 punti, Zurigo con un incremento dello 0,83% a 6518,17 punti, Parigi con un vantaggio dell'1,87% a 3865,52 punti ed Amsterdam con un progresso dell'1,64% a 329,96 punti. Bene anche Francoforte +1,55% a 5921,61 punti, Londra +1,78% a 5289,51 punti e Madrid +1,49% a quota 11818,7.
La notizia che ha tenuto banco durante la mattinata riguarda il London Stock Exchange che ha annunciato, oggi, l'intenzione di creare un nuovo pan-European trading attraverso la fusione con la controllata Baikal Business e l'acquisisione di Turquoise Trading, piattaforma alternativa di trading, istituito da un consorzio di banche d'investimento. Il nuovo ente a cui rimarrà il nome di Turquoise prevede che London Stock Exchange avrà in mano il 60% della società mentre la rimanente parte sarà i mano degli azionisti di Turquoise.

Si chiude all'insegna degli acquisti anche la prima seduta della settimana per Piazza Affari.

Il nostro mercato così come il resto d'Europa, ha ampliato i guadagni subito dopo la partenza in rialzo di Wall Street, in una settimana in cui comunque si comincia a sentire il clima festivo. I Volumi infatti sono stati ridotti, con gli operatori cauti, che guardano alla chiusura del 2009 e aspettano l'inizio del 2010 per ripartire a pieno ritmo.

In agenda soltanto l'indice sull'attività economica nazionale, pubblicato dalla Federal Reserve di Chicago, salito a novembre a -0,32 dal -1,02 rivisto di ottobre. Tale livello di attività, ha spiegato la Fed, rimane tuttavia in un range che, storicamente, è coerente con le prime fasi di una ripresa, dopo una recessione.

Tra gli indici milanesi, Il FTSE IT All-Share chiude con un vantaggio dell'1,25% a 23.172,15 punti ed il FTSE MIB che porta a casa un incremento dell'1,18% a 22.738,68 punti. Migliorano anche il FTSE IT Mid Cap con un progresso dello 0,44% a 24.328,76 punti ed il FTSE IT Star con un rialzo dello 0,21% a 11.095,43 punti.

Nel principale paniere, best performer è Mediaset dopo che venerdì scorso Telecinco e Prisa hanno raggiunto un accordo da 1,05 mld di euro. Peggior titolo è Snam Rete Gas in attesa delle prossime mosse Eni. Il titolo del cane a 6 zampe si muove invece bene in linea con l'intero comparto oil a livello europeo.

Bye!


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mercoledì 16 dicembre 2009

Borse in rialzo...


Chiudono in rialzo le principali borse del Vecchio Continente con gli investitori che nella giornata di oggi sono rimasti comunque guardinghi attendendo l'annuncio dei tassi da parte della Fed dopo la due giorni dela riunione di politica monetaria che terminerà stasera. Tutti si attendono che il costo del denaro rimanga sempre sugli stessi livelli con nesuna sorpresa anche se i riflettori saranno puntati soprattutto sulle dichiarazioni finali e magari sulle specifiche relative alla exit strategy.
Nel vecchio continente sono giunti oggi segnali positivi dal fronte macroeconomico, con l'attività economica in miglioramento a dicembre per la zona euro. La stima flash sull'indice PMI composito indica, infatti, un aumento a 54,2 da 53,7 punti. L'indice PMI manifatturiero corrispondentemente sale a 51,6 punti dai 51,2 di novembre, risultando sostanzialmente in linea con le attese che indicavano un livello di 51,5. Il PMI dei servizi registra un parallelo miglioramento a 53,7 da 53 punti, sui massimi degli ultimi 25 mesi. Relativamente all'inflazione, il dato annuo dell'eurozona a novembre ha registrato un rialzo dello 0,5%, in calo rispetto alla stima preliminare che era del +0,6% ma superiore rispetto al -0,1% di ottobre. Su base mensile i prezzi al consumo salgono dello 0,1%.
Negli U.S.A. i dati pubblicati prima dell'avio delle contrattazioni a Wall Strett sono stati in linea con le previsioni degli analisti, con l'apertura di nuovi cantieri, nel mese di novembre, a 574 mila unità (così come aveva previsto il consensus) in aumento dell'8,9% rispetto alle 527 mila riviste del mese precedente. L'indice dei prezzi al consumo USA a novembre è cresciuto dello 0,4% rispetto al +0,3% del mese precedente. Anche l'inflazione risulta così in linea alle previsioni del mercato che avevano previsto un +0,4%.

In lieve rialzo l'euro nei confronti del dollaro. Il cross eur/usd sta trattando a 1,4575.

Oltrepassa i 73 dollari al barile il Wti dopo che negli Stati Uniti le scorte di petrolio settimanali hanno evidenziato un calo. Secondo l'EIA, divisione del Dipartimento dell'Energia americano, le scorte di greggio nella settimana all'11 dicembre 2009, sono in calo di 3,7 mln a 332,4 mbg. Scendono anche gli stock di distillati di 2,9 mln a 164,4 mbg. Le scorte di benzine, invece, crescono di 0,9 mln a 217,2 mbg. Le riserve strategiche di petrolio rimangono invariate a 726,1 mbg.
Bruxelles ha chiuso con un rialzo dello 0,75% a 2527,67 punti, Zurigo con un incremento dell' 1,44% a 6532,32 punti, Parigi con un vantaggio dell' 1,09% a 3875,82 punti ed Amsterdam con un progresso dell' 1,05% a 328,61 punti. Bene anche Francoforte +1,58% a 5903,43 punti, Londra +0,65% a 5320,26 punti e Madrid +1,09% a quota 11863,2.


Piazza Affari.

Si chiude sugli scudi la giornata di Piazza Affari, che dopo un avvio prudente ha riconquistato la fiduccia strada facendo. Già al giro di boa il listino italiano aveva accelerato per posizionarsi definitivamnete dalla parte degli acquisti dopo la sferzata di fiducia giunta d'oltreoceano.
A Milano l'indice FTSE IT All-Share archivia le contrattazioni con un rialzo dell'1,14% a 23.288 punti, il FTSE MIB con un +1,20%a 22.889 punti il FTSE IT Mid Cap con un +0,90% a 24.544 punti. Il FTSE IT Star registra un vantaggio dello 0,38% a quota 11.152.
Comunque, come detto, per gli investitori la giornata ancora non si è conclusa e rimangono in attesa di conoscere le decisioni della Fed sui tassi di interesse. Le previsioni del mercato sul costo del denaro non indicano particolari sorprese e si attendono che rimanga ai livelli già precedentemente decisi. L'attenzione rimane comunque rivolta alle dichiarazioni finali che accompagneranno la decisione, per capire quali saranno le future mosse di politica monetaria della Fed e quando prenderà il via "l'exit strategy".

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martedì 15 dicembre 2009

Borse: giù... poi su...

L'Europa ritrova il buonumore nel finale di seduta, dopo aver trascorso la giornata sotto i livelli di chiusura della vigilia. Ad infondere ottimismo potrebbe essere stato il dato Usa sulla produzione industriale superiore alle attese che ha provocato un miglioramento della borsa americana. Gli operatori restano concentrati sul meeting di due giorni della Fed, che inizia oggi e terminerà domani con l'annuncio sui tassi di interesse. C'è ansia di conoscere soprattutto le dichiarazioni finali che accompagneranno la decisione, per capire quali saranno le prossime mosse di politica monetaria della Fed.

Tornando nel vecchio continente, l'istituto di ricerca tedesco IFO ha migliorato le sue stime sul Prodotto Interno Lordo della Germania, per quest'anno e per il 2010. L'istituto prevede per l'anno in corso un calo del PIL della Germania del 4,9% rispetto alla contrazione del 5% stimata in precedenza. Per il 2010 stima invece una crescita dell'1,7% contro il +1,2% precedente. Relativamente all'Eurozona, l'IFO vede una flessione del Prodotto interno lordo del 3,9% quest'anno, ed una crescita dell'1% nel 2010 e dello 0,9% per il 2011. In linea con le attese lo ZEW tedesco di dicembre, a 50,4 punti rispetto ai 51,1 del mese precedente ed ai 50 punti del consensus.

In flessione l'euro contro il dollaro intorno a quota 1,4500 mentre il Wti è salito sopra i 70 dollari al barile. Il 2009 è stato uno degli anni peggiori per la domanda mondiale di petrolio. A sostenerlo l'Opec nel bollettino di dicembre. C'è stato un recupero dei consumi nel quarto trimestre dell'anno, da attribuirsi al miglioramento delle attività economiche a livello mondiale, tuttavia, le previsioni per la domanda globale di petrolio mostrano ancora una contrazione di 1,4 mb/d nel 2009. Dopo due anni di forte calo, la domanda mondiale di petrolio dovrebbe tornare a crescere a partire dal 2010, con un aumento di 0,8 mb/d a 85,1 milioni di barili al giorno. Fattori di rischio, che potrebbero esercitare una pressione sulla domanda di petrolio l'anno prossimo, potrebbero essere dati dal ritmo della ripresa economica dei Paesi dell'area OCSE, in particolare gli Stati Uniti.

Bruxelles ha chiuso con una limatura dello 0,04% a 2505,92 punti, Zurigo con un incremento dello 0,22% a 6447,06 punti, Parigi con un timido calo dello 0,03% a 3829,37 punti ed Amsterdam con un progresso dello 0,73% a 324,85 punti. Bene anche Francoforte +0,18% a 5812,58 punti e Madrid +0,11% a quota 11718,9. Resta indietro Londra -0,66% a 5280,49 punti.

Piazza Affari rimonta ma senza il segno più
Si conclude sotto la linea di parità la seduta di Piazza Affari, che ha tentato di recuperare i ribassi della giornata ma non è riuscita a strappare il segno più. In una giornata già iniziata in tono dimesso, la borsa italiana ha continuato nel rosso vivo al giro di boa. Dopo l'avvio in ribasso di Wall Street, il listino italiano si è accodato alle borse continentali, che sono riuscite a riguadagnare il segno più nel finale di seduta, grazie anche al miglioramento della borsa a stelle e strisce dopo la produzione industriale di novembre migliore delle attese.

Ricca l'agenda macroeconomica a stelle e strisce, con i prezzi produzione di novembre in linea con le attese del mercato (+1,8%) mentre l'Empire State di dicembre ha evidenziato un crollo a 2,6 punti contro i 23,5 di novembre. Il dato risulta decisamente peggiore delle attese che avevano lo stimavano a 25 punti. I flussi netti di capitali, invece, ad ottobre sono risultati negativi per 13,9 mld di dollari, rispetto al saldo positivo di 127,6 mld di settembre. Migliore delle previsioni la produzione industriale, che a novembre è salita dello 0,8% a 99,4 punti dal +0,5% del consensus.Sul fronte valutario la moneta oggi stenta a stare al passo del biglietto verde.

A Milano, l'indice FTSE IT All-Share archivia la seduta con un ribasso dello 0,14% a 23.25 punti, il FTSE MIB con un -0,15% a 22617 punti. Il FTSE IT Mid Cap con un -0,19% a 24.326 punti. Il FTSE IT Star invece conquista freccia verde chiudendo con un rialzo dello 0,14% a quota 11.110.

Listino a due tinte, tra le frecce verdi si distingue Mondadori, che con un rialzo del 2,52% chiude in testa al FTSE MIB, sovraperformando rispetto allo stoox europeo di riferimento che avanza dello 0,41%.Tra i migliori titoli della giornata c'è A2A. L'utilities chiude in cima al paniere principale paniere. Cheuvreux ha alzato il giudizio dell'azienda da "outperform" a "selected list", portando il prezzo obiettivo a 1,67 euro per azione.
In retromarcia la Fiat. Non sono serviti, stamane, i dati diffusi da Acea, che hanno evidenziato, a novembre, un aumento del gruppo del Lingotto che ha ha visto le vendite in crescita del 27,7% a 97.074 veicoli. La quota di mercato è salita all'8,2% dall'8,1% dello stesso periodo dello scorso anno.
Al palo MPS, dopo che aveva evidenziato un andamento positivo. Ieri, l'istituto senese ha siglato l'accordo di compravendita con Intesa SanPaolo (+0,08%) relativo alla cessione di 50 filiali a Banca CR Firenze (Gruppo Intesa Sanpaolo) al prezzo di 200 milioni di euro. Morgan Stanley ha rivisto al rialzo la raccomandazione sul titolo Banca MPS portandola a "equalweight" da "underweight". Tra gli altri titoli del comparto, in lettera Unicredit, mentre Mediolanum chiude in fondo al paniere, dopo aver subito una sospensione per eccesso di ribasso. Le azioni di Mediolanum chiudono a 4,29 euro in calo del 2,77%. Il titolo era stato congelato a 4,205 euro.
Fuoco su Eni, che ha annunciato di aver avviato, attraverso la sua consociata Nigerian Agip Exploration, e la compagnia nigeriana Allied Energy Plc, la produzione del giacimento a olio di Oyo, in Nigeria. Barclays ha mantenuto il giudizio sul titolo a "overweight", alzando il prezzo obiettivo dai precedenti 24 euro a 26 euro per azione. Tra gli altri energetici, luce rossa per Enel. Il titolo risente del downgrade di Bank of America Merryl Lynch che ha portato la raccomandazione a "underperform" dal precedente "neutral".Non vince Lottomatica, che chiude in frazionale ribasso. Il Gruppo ha annunciato che Gtech Corporation ha siglato un contratto con la canadese Atlantic Lottery Corporation (ALC) per la fornitura di 3.000 terminali IMAGINE per lotterie online e tecnologia per la visualizzazione di contenuti. Sul completo buona la giornata di Eurotech. L'azienda ha annunciato un contratto da 1,2 milioni di dollari con il quale forniràcomputer embedded per un sistema automatico di erogazione di composti chimici.
Profondo rosso per Safilo. L'Assemblea straordinaria degli Azionisti di Safilo Group S.p.A., riunitasi in data odierna ha esaminato ed approvato il piano di ricapitalizzazione della Società e l'adozione di un nuovo statuto sociale.

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lunedì 14 dicembre 2009

Inizio di settimana: positivo!


Avvio di settimana positivo per le principali borse europee, che archiviano la seduta con incrementi inferiori al punto percentuale.
In mattinata le piazze europee avevano brindato alla notizia che Abu Dhabi ha soccorso il vicino emirato Dubai con un finanziamento a sorpresa da 10 miliardi di dollari, per la maggior parte destinati a ripagare i debiti di Dubai World. In lieve rialzo l'euro nei confronti del dollaro a 1,4651, con gli operatori in attesa del vertice di mercoledì del Fomc della Fed, con previsioni per un nulla di fatto sui tassi Usa. Bruxelles ha chiuso con un rialzo dello 0,78% a 2506,86 punti, Zurigo con un incremento dello 0,16% a 6421,74 punti, Parigi con un vantaggio dello 0,7% a 3830,44 punti ed Amsterdam con un progresso dello 0,74% a 322,51 punti. Bene anche Francoforte +0,8% a 5802,26 punti, Londra +1,02% a 5315,34 punti e Madrid +0,77% a quota 11705,9.


Piazza Affari.
Il listino italiano fa meglio delle altre borse del Vecchio Continente archiviando la giornata in cima all'Europa. Dopo l'avvio e l'andamento in rialzo della borsa di Wall Street la borsa di Milano ha continuato la sua scalata con maggiore convinzione. Vuota l'agenda macroeconomica a stelle e strisce che oggi non ha visto la pubblicazione di nessun dato di particolare importanza, mentre dal fronte macroeconomico europeo è sceso dello 0,5% il tasso di occupazione della Zona Euro, su base mensile contro attese che erano per un calo dello 0,6%. A ottobre si è registrato un calo della produzione industriale di Eurolandia, che ha riportato una variazione negativa dello 0,6%. Il dato è risultato comunque migliore delle attese degli analisti che erano per un calo dello 0,7%.
A Milano l'indice FTSE IT All-Share archivia la seduta con un rialzo dell'1,02% a 23057 punti, il FTSE MIB con un +1,07% a 22.652 punti il FTSE IT Mid Cap con un +0,56% a 24372 punti. Il FTSE IT Star registra in chiusura un vantaggio dello 0,48% a quota 11.094.
Verde intenso sul principale paniere con le sole eccezioni di Prysmian che mostra un ribasso dello 0,85%, debole Ansaldo che chiude con un -0,16%, nulla di fatto per Parmalat che lima dello 0,05%.Brillante Bulgari, che conquista la cima del FTSE MIB. Il titolo ha beneficiato oggi dell'upgrade di Hsbc che ha portato la raccomandazione da "underweight" a "neutral".Conclude in gran spolvero Stmicroelectronics. Cheuvreux ha inserito il titolo nella sua selected list, con un prezzo obiettivo di 7 euro per azione.

Acquistati i Bancari . Rialzi di oltre un punto e mezzo per Banca Popolare di Milano, nell'ordine di un punto per Intesa SanPaolo. Stessa intonazione per Mediolanum. Il numero uno del gruppo, Ennio Doris, ha reso noto che l'utile netto nel 2009 è visto oltre i 200 milioni dai 131 milioni dello scorso anno. Frazionali i rialzi del Banco Popolare e Unicredit. L'AD, Alessandro Profumo, ha dichiarato che il nuovo modello organizzativo che il CdA varerà in settimana, consentirà una maggiore avvicinamento alle esigenze delle PMI.

Fuoco sui petroliferi. Rialzi di oltre un punto e mezzo per Eni. Secondo quanto dichiarato dall'AD del gruppo, Paolo Scaroni, ad Edf potrebbe andare una quota compresa tra il 10 e il 20% del tratto a mare di South Stream. Tra gli altri titoli rialzi superiori al punto percentuale per Tenaris, mentre Saipem guadagna il 2,30%.Sul completo buona giornata per il titolo Trevi. Swissboring Overseas, società controllata del Gruppo Trevi, si è aggiudicata 4 contratti di fondazione speciale da eseguire in Abu Dhabi e Doha (Qatar) per un importo complessivo pari a circa 30 milioni di dollari.

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venerdì 11 dicembre 2009

Piazza Affari chiude una settimana altalenante.


Finale positivo per Piazza Affari ma sul filo della parità. Il mercato infatti chiude azzerando quasi i guadagni della giornata, a dispetto degli ordini di acquisto visti in avvio ed innescati dalla produzione industriale cinese cresciuta oltre le previsioni. Le notizie che sono giunte nel resto della seduta sono state altrettanto positive, con le vendite al dettaglio americane e l'indice di fiducia del Michigan, migliori delle attese.

La cautela sembra aver avuto comunque la meglio sugli investitori, in chiusura di una settimana al cardiopalma, che ha vissuto momenti difficili con i problemi sul debito della Grecia e di Dubai. Altra doccia fredda, la decisione dell'agenzia di rating Standard & Poor's, che ha ridotto a negativo da stabile l'outlook della Spagna.
L'ottava ha assistito così a tre giorni di forti perdite seguiti poi da due sedute al rialzo ma con freno tirato.

Sugli altri mercati, si ampliano i guadagni del biglietto verde nei confronti dell'euro, grazie ai buoni dati macro in arrivo dagli Stati Uniti. Il cross eur/usd scivola sotto la soglia degli 1,46 dollari con la divisa statunitense che si trova sui massimi degli ultimi due mesi.

L'indice FTSE IT All-Share che segna un incremento dello 0,16% a 22.833,01 punti mentre il FTSE MIB registra un rialzo dello 0,12% a 22.411,51 punti. Termina sulla parità l'indice FTSE IT Mid Cap a 24.236,35 punti mentre il FTSE IT Star guadagna appena lo 0,04% a 11.041,72 punti.

Solido il cemento con Italcementi in pole position nel principale paniere, seguito da Buzzi Unicem già ieri molto richiesto, confermando il buon momento per i cementieri.

Forti gli ordini di acquisto per Prysmian che prosegue la scia rialzista disegnata la vigilia. Complice oggi l'avvio della raccomandazione sul titolo, con giudizio "overweight", da parte di Barclays.

Nel complesso positive le banche, ad eccezione della debolezza di Banco Popolare e Pop Milano. Giù anche Unicredit.

Misti i petroliferi in scia al ritracciamento del greggio sul recupero del biglietto verde. Tonica Eni mentre si collcoa sotto la parità la controllata Saipem. Bene invece Tenaris e sul completo Saras quest'ultima a dispetto del downgrade a neutral da outperform deciso da Credit Suisse.

Tra le altre principali blue chips, su di giri la Fiat ed Atlantia.

Sul Listino completo effervescente Exprivia che ieri si è aggiudicata l'appalto per le forniture, agli ospedali di Asti, Nizza Monferrato e di varie case della Salute della provincia.

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