lunedì 23 luglio 2012

Si riparte... ancora giù!



Partenza in deciso ribasso per la Borsa di Milano con molti titoli bancari sospesi dalle contrattazioni per eccesso di ribasso. A pesare le dichiarazioni del vicecancelliere tedesco, Philipp Roesler, secondo cui la Grecia non sarà in grado di adempiere alle condizioni della Troika. Secondo indiscrezioni del Der Spiegel, il Fmi avrebbe fatto sapere alla Commissione Ue di non aver intenzione di partecipare ad altri pacchetti di salvataggio in favore di Atene. La tensione massima si sente sul secondario dove lo spread Btp-Bund nei primi scambi è schizzato sopra quota 515 punti base. Sul valutario l’euro tratta sotto 1,21 dollari.
Dunque... Si riprende da dove ci si era interrotti venerdì, dopo una seduta disastrosa per le Borse europee. Sotto attacco in particolare Madrid e Milano. Pochi gli appuntamenti macroeconomici della giornata. Alle 16: 00 da segnalare solo la lettura preliminare della fiducia dei consumatori europei in luglio. Il dato dovrebbe essere sostanzialmente invariato rispetto a quello del mese precedente.
La nuova settimana si è aperta in netto calo per l’indice Ftse Mib dopo la debacle di venerdì. Il quadro grafico è stato compromesso venerdì dalla rottura al ribasso della trendline rialzista ottenibile con l’unione dei minimi dell’1 e 14 giugno, oltre che con la perdita della soglia psicologica dei 14.000 punti. Entrano ora nel mirino i minimi di inizio giugno a 12.560, livello oltre il quale l’indice tornerebbe sui minimi storici del marzo 2009 a 12.327.

Bye!

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mercoledì 11 luglio 2012

Incertezza...




Prende il via in calo la seduta infrasettimanale dei principali mercati finanziari europei, frenati nei primi scambi di giornata dalla chiusura in rosso di Wall Street e delle Borse asiatiche. Tra i fattori di incertezza le indicazioni che arrivano dal mondo corporate statunitense, in primis Amd e Applied Materials. Ma non solo: in Europa si attende il pronunciamento dell’Alta corte tedesca che deciderà sul fondo salva stati. In Italia impensieriscono invece le esternazioni di ieri del premier Mario Monti durante l’Ecofin secondo cui non si può escludere che l’Italia possa ricorrere agli aiuti dei fondi comunitari. “Spero di no ma non posso escluderlo” ha dichiarato Monti.

Pochi appuntamenti sul calendario macroeconomico della seduta odierna. I più importanti, nel pomeriggio, arriveranno dagli Stati Uniti. La bilancia commerciale nel mese di giugno dovrebbe vedere un restringimento del passivo rispetto a -50,1 miliardi di dollari registrati a maggio. Verranno inoltre pubblicate le minute dell’ultima riunione del Comitato di politica monetaria della Federal Reserve. E’ probabile che il movimento confermi la sensazione di uno spostamento della Fed in direzione di nuove politiche di Quantitative easing.

Seduta interlocutoria ieri per l’indice Ftse Mib, con chiusura di contrattazioni nei pressi delle medie mobili
a 14 e 55 giorni, appaiate in area 13.810/850 punti. Nel corso della seduta il Ftse Mib è salito fino a 14.107
prima di innestare la retromarcia. Lo scenario rimane incerto. Da monitorare i minimi della seduta di lunedì a 13.600 punti la cui caduta potrebbe proporre un test della trendline rialzista ottenibile con l’unione di minimi dell’1 e 14 giugno, attualmente transitante a 13.065 punti. Al rialzo necessaria una chiusura sopra 14.000 punti per stabilizzare il quadro grafico.

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martedì 3 luglio 2012

In attesa della BCE...

Prende il via in moderato rialzo la seduta odierna per le principali Borse europee e prosegue positivamente in attesa dell'apertura di Wall Street. Dopo il rally di venerdì e e la conferma di ieri, oggi continuano a tenere banco le aspettative di un possibile taglio del costo del denaro da parte della Banca centrale europea nella riunione di giovedì prossimo. Secondo il consensus di Bloomberg il costo del denaro dovrebbe essere ridotto di un quarto di punto, portandosi al nuovo record storico di 0,75%. Il mercato continua a seguire da vicino le vicende del comparto finanziario inglese. Secondo quanto riportato questa mattina da Bloomberg il ceo Bob Diamond ha rassegnato le dimissioni con effetto immediato.
Due i principali dati macroeconomici della seduta odierna: l’indice dei prezzi alla produzione europeo relativo al mese di maggio e gli ordini di fabbrica Usa, sempre riferiti al mese di maggio.
Apertura in rialzo per l’indice Ftse Mib che rimane nelle vicinanze del prolungamento della linea ottenibile congiungendo i massimi del 22 maggio con quelli dell’11 e 21 giugno. Transitante a 14.165 punti tale supporto dinamico (ex-resistenza) è stato oggetto ieri di un preciso pull-back dopo un avvicinamento a quota 14.500. Oltre 14.500 il Ftse Mib avrebbe spazio per salire fino a 14.625, dove discende la trendline ottenibile dai massimi del 17 e 30 aprile e 14.950 successivamente. Al ribasso, un ritorno sotto quota 14.000 riporterebbe lo scenario in condizione di neutralità.

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