giovedì 15 gennaio 2009

Giù le Borse Europee... nonostante la BCE

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Piazza Affari archivia la seduta odierna in territorio negativo nel giorno tanto atteso in cui la Bce ha tagliato i tassi d'interesse di mezzo punto, portandoli al 2%.

La giornata già da questa mattina non è iniziata sotto i migliori auspici per gli indici milanesi, che all'apertura già mostravano cali frazionali. La borsa italiana ha continuato a perdere terreno trascinata al ribasso anche da Wall Street, che già aperta in rosso, sta continuando a viaggiare verso sul sentiero delle vendite.

Contrastati i dati macroeconomici provenienti dagli Stati Uniti:
- scesi nel mese di dicembre i prezzi alla produzione in America.
- salgono invece, più delle attese, le richieste dei sussidi settimanali alla disoccupazione.
- scende a gennaio l'indice Empire State (che misura l’attività manifatturiera nell’area di New York), questa volta il dato è migliore delle attese che avevano stimato una discesa più marcata.
-migliora invece il PHILLY FED di gennaio (che misura l’attività manifatturiera nella regione del Mid-Atlantic statunitense) rispetto al mese precedente.

Sul mercato valutario l'euro si mostra debole nei confronti del biglietto verde. Il cross eur/usd staziona a quota 1,3097 dollari, nel giorno del taglio dei tassi della BCE. Nella conferenza stampa che illustra i motivi della decisione, il presidente della banca Centrale europea Jean-Claude Trichet, ha commentato, "La Bce sta anticipando un ulteriore deterioramento della congiuntura economica'', aggiungendo: "Per la politica monetaria sara' molto importante la riunione del board della Bce in calendario a marzo".

Scivola il prezzo del petrolio che viaggia in ribasso a sotto i 35 usd/b, a 34,91 dollari al barile in ribasso del 6,30%.

L'indice Mibtel archivia gli scambi con un ribasso dell'1,44% a 14526
l'S&P/Mib con un -1,92% a 18402
il Midex con un -1,09% a 17046 punti
l'All-Star con un -0,85% a 8513 punti.

Prevale il rosso sui titoli guida.
Brusca frenata per la Fiat dopo che ieri è stato nominato Sergio Cravero al posto del dimissionario Luca De Meo. A zavorrare il titolo del Lingotto anche la notizia che Moody's Investors Service ha annunciato oggi di aver posto sotto osservazione il rating di Fiat, a lungo (Baa3) e a breve termine (P-3), in vista di un eventuale downgrade.

Lettera per le banche. In caduta libera Unicredit che perde oltre 5 punti pagando le difficolta' generali che stanno attraversando i mercati. Perde quota il Banco Popolare che cede il 4,64%. Giù anche Intesa Sanpaolo che mostra cali superiori a due punti.

Si indeboliscono i petroliferi con Eni che cede quasi un punto percentuale insieme alla controllata Saipem, mentre resta indietro Tenaris che arretra di oltre il 3%. Fra gli altri energetici, tonica l'Enel che sale di circa un punto e Terna che avanza frazionalmente. Nel Midex balza di quasi oltre tre punti Edison dopo che, attraverso la sua controllata Edison International S.p.A ha sottoscritto oggi il contratto di assegnazione della concessione off shore di Abu Qir in Egitto a favore di Edison che si è assicurata i relativi diritti di esplorazione, produzione e sviluppo.

Tra i pochi titoli in rialzo, Finmeccanica avanza dell' 1,91% e si colloca in cima al principale paniere. Tra le altre richieste, anche Parmalat che mostra un rialzo frazionale.


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