Piazza Affari, dopo i primi giorni dell'anno in cui le sedute sono state archiviate in territorio positivo, chiude quest'oggi sotto il segno delle vendite, a dispetto di una mattinata che l'aveva vista in cima all'Europa.Il movimento ribassista della borsa milanese ha avuto inizio prima dell'avvio delle contrattazioni americane con gli indici milanesi che hanno azzerato i guadagni della mattinata.Dal fronte valutario il cambio tra l'euro ed il dollaro è risalito a 1,3715 usd.
Il petrolio è in discesa libera a 45,33 dollari al barile. Le quotazioni del greggio sono crollate subito dopo la pubblicazione del dato macroeconomico settimanale sulle scorte di petrolio negli Stati Uniti che sono salite di 6,7 mln di barili.
Il petrolio è in discesa libera a 45,33 dollari al barile. Le quotazioni del greggio sono crollate subito dopo la pubblicazione del dato macroeconomico settimanale sulle scorte di petrolio negli Stati Uniti che sono salite di 6,7 mln di barili.
A Milano, l'indice Mibtel chiude in calo dello 0,88% a 15.598 punti.
L'S&P/Mib archivia gli scambi con un calo dello 0,59% a 20.606 punti.
Il Midex cede lo 0,72% a 18.270 punti e l'All Stars flette dell'1,45% a quota 8.979.
Tra le blue chips in deciso calo Pirelli che scivola del 7,43% dopo il rally messo a segno nella giornata di ieri.
Giornata movimentata per i bancari, mentre si attende la finalizzazione del cosiddetto decreto salva banche. Brilla Banco Popolare che fa un balzo del 6,86% posizionandosi in cima al principale paniere segue UBI Banca con un incremento rispettivamente del 6,71%. I due istituti oggi al centro di indiscrezioni su un possibile matrimonio smentiscono ogni ipotesi di aggregazione. Mediobanca avanza dello 0,75% insieme ad Intesa San Paolo che avanza dello 0,74%.
Freccia rossa per Unicredit che cede il 2,49% e Banca MPS che flette del 2,68%.Torna alla ribalta
Seat Pagine Gialle che avanza del 4,32%.
Sugli scudi anche la STM, che avanza del 1,27%, in controdendenza rispetto al debole andamento del settore tech europeo.
Spegne il motore la Fiat che arretra frazionalmente, dopo che il settore europeo ha inserito la marcia chiudendo con un +1,36% sulla scia degli otitmi dati sulle immatricolazioni in Brasile.
Tornano a soffrire gli oil dopo il crollo delle quotazioni del greggio con Saipem e Tenaris che cedono rispettivamente il 3,86% e il 2,48%, mentre Eni arretra di un punto e mezzo circa. Tra gli altri energetici Enel cede l'1,43%, fa peggio Terna con il suo -3,89%
Buon Trading!
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