venerdì 3 agosto 2012

Effetto Draghi: Borse, ieri crollo... oggi grande recupero!





Come un anno fa, la volatilita' e' tornata a dominare i mercati finanziari europei dove, complice anche i volumi di scambio piu' bassi dato il minor numero di operatori attivi durante l'estate, le variazioni drastiche di direzione degli indici sono ormai all'ordine del giorno.

 L'ultima riunione della Bce ha dimostrato che la risposta definitiva alla crisi, la soluzione vincente, deve ancora essere trovata, e qualora venisse individuata, richiederebbe del tempo prima di essere apprezzata appieno dai mercati. Quanto avvenuto ieri con la riunione del direttivo Bce e' sintomatico: in conferenza stampa, Mario Draghi ha annunciato misure alquanto significative, fra cui l'intenzione dell'Eurotower di tornare ad acquistare titoli di stato sul mercato secondario a condizione che gli Stati soddisfino determinate condizioni in termini di riforme e impegno per il risanamento dei conti. In assenza dell'annuncio di una nuova misura immediata, i mercati hanno tuttavia reagito in maniera parossistica provocando flessioni pesantissime che a distanza di 24 ore non hanno retto a una rilettura piu' attenta e meno emotiva

L'impegno della Bce ad acquistare titoli di stato a scadenza breve, non piu' i decennali del primo programma ma soprattutto i bond a 2 e 5 anni, e' intesa a concedere il tempo necessario agli Stati per procedere con decisione sul terreno delle riforme avendo tuttavia accesso nell'immediato a finanziamenti a costi accettabili
Scegliere una scadenza piu' breve, che non impegna la Bce su orizzonti temporali troppo distanti, e' anche un modo per attenuare l'opposizione dei rigoristi, nella fattispecie Germania e paesi nordici, che continuano a porre l'accento sull'importanza del rigore fiscale piuttosto che su quello della crescita. 

In conferenza stampa, Draghi ha sottolineato come la Bce sia pronta a intervenire con decisione e con le forze adeguate allo scopo non appena saranno stati compiuti gli ultimi lavori di analisi affidati a dei sottocomitati interni e ha invitato gli Stati dell'Unione a fare in fretta sul terreno dell'Esm e della concessione allo stesso di una licenza bancaria che gli consentirebbe di accedere ai finanziamenti illimitati della stessa Bce.

Il principale elemento di interesse per i mercati e' dunque destinato a rimanere nel corso delle prossime settimane l'andamento degli spread e il progresso realizzato in sede europea, tanto a Bruxelles quanto a Francoforte. 

Sul fronte macro, invece, la settimana si preannuncia piu' tranquilla e peraltro puo' ricevere il testimone dall'incoraggiante rapporto del dipartimento del Lavoro americano, secondo cui in luglio sono stati creati 163mila posti di lavoro contro i 95mila attesi dagli analisti. Sul fronte americano, da segnalare martedi' un intervento di Bernanke di fronte a un'assemblea di insegnanti mentre mercoledi' sara' il turno delle statistiche sulla produttivita' del secondo trimestre.
Giovedi' appuntamento con il dato di giugno sul deficit commerciale e venerdi' con i prezzi alle importazioni. Sul versante europeo, da segnalare lunedi' l'indice sentix sulla fiducia degli investitori e martedi' gli ordini alle fabbriche di giugno nell'eurozona. Mercoledi' occhi puntati sulle statistiche sull'interscambio commerciale del blocco in giugno e giovedi' sul bollettino Bce. Venerdi' infine prezzi al consumo nell'eurozona in luglio.

Bye

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