venerdì 9 gennaio 2009

Mercati giù... nonostante i dati.

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Finale in forte ribasso per Piazza Affari che ha ampliato le perdite sul finale, complice il peggioramento di Wall Street, dopo un breve recupero nelle prime ore del pomeriggio.

I mercati statunitensi, infatti, dopo una partenza in cauto rialzo, galvanizzata dal dato migliore del previsto sul mercato del lavoro Usa (negativo ma... in linea con le aspettative), hanno intrapreso la via del ribasso trascinando anche Milano e le altre borse europee.

Sul mercato valutario, l'euro ha perso 2 figure (200 punti) portandosi a 1,35 dollari dopo gli 1,37 usd registrati prima della pubblicazione delle statistiche Usa.

In calo anche il petrolio che ha abbandonato quota 40 dollari al barile.

Tra gli indici milanesi, il Mibtel mostra una flessione dell'1,96% a 15.680 punti e lo S&PMib cede il 2,60% a 20.093 punti. Giù anche il Midex -0,74% a 18.154 punti mentre tiene l'AllStars con una plusvalenza dello 0,41% a 8.956 punti.

Domina la lettera tra i titoli guida, con le banche tra le peggiori: Unicredit e Intesa Sanpaolo accusano forti perdite mentre Ubi Banca e il Monte dei Paschi contengono il calo. Si conferma in controtrend il Banco Popolare così come la Popolare Milano che vanta un progresso frazionale dopo aver superato il 65% del capitale di Anima a seguito dell'OPA. Soffrono anche gli assicurativi, ad eccezione della tenuta di FonSai.

Giù i petroliferi con perdite consistenti per Saipem. Più moderata la discesa di Eni e Tenaris.

Tra i pochi titoli in positivo corre la Fiat che festeggia la promozione di Merrill Lynch.

Solide le costruzioni con Impregilo mentre non fa presa il cemento.

Nell'AllStars spumeggiante Brembo che ha acquistato il ramo d'azienda per la produzione e la commercializzazione di volani motore per l'industria automobilistica dalla società brasiliana Sawem Industrial Ltda.
Sottotono invece Interpump che ha annunciato il closing delle acquisizioni Oleodinamica Panni e Cover.

Bye!

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