venerdì 20 febbraio 2009

Piazza Affari...è blackout!

.


Piazza Affari termina una settimana di passione sui minimi giornalieri e con i principali indici in flessione di circa il 5%. La situazione era apparsa difficile sin dalle prime battute, per andare via via peggiorando, complice anche l'andamento pesante di Wall Street nel pomeriggio.

Scenario critico anche in Europa, con arretramenti che vanno dal 2 al 4%.
Tutti tinti di rosso i settori europei, ma a primeggiare nel senso negativo del termine sono le risorse di base, il cemento e le banche.

Ancora una volta i finanziari, nonostante Trichet abbia parlato di timidi segnali positivi sul fronte del credito, ammettendo però che non si vede ancora una normalizzazione del mercato.

Milano accusa maggiormente il colpo, dopo che il Premier, Silvio Berlusconi, ha aperto uno spiraglio a possibili nazionalizzazioni, in occasione del suo incontro ieri con il Primo Ministro britannico, Gordon Brown.

La musica non cambia neanche dal fronte macroeconomico, con il PMI dell'Area Euro in ulteriore deterioramento, così come la fiducia degli affari in Francia. Scivolano anche ordini e fatturato in Italia, mentre un dato positivo è arrivato dalle vendite al dettaglio in Regno Unito. Passando alle statistiche a stelle e strisce, i prezzi al consumo hanno registrato a gennaio un incremento dello 0,3%, in linea con le attese, mentre la componente "core" ha evidenziato un progresso dello 0,2%, superiore alle stime del mercato.

Dal fronte macroeconomico l'euro ha recuperato la soglia degli 1,27 usd, mentre relativamente alle commodities il petrolio scambia poco sotto i 39 dollari al barile.
Impennata dell'oro, che viene favorito dalla sua natura di bene rifugio, balzando oltre i 995 dollari l'oncia.

A Milano l'indice Mibtel conclude le contrattazioni con un decremento del 4,92% mentre l'S&P/Mib segna una discesa del 5,88%. Giù anche il Midex del 3,84% e l'All Stars dell'1,52%. Bagno di sangue per i titoli del paniere principale, con le banche in testa alla lista delle offerte.

Profondo rosso per Intesa Sanpaolo che arretra... di oltre quindici punti, inseguita dal Banco Popolare -11,82%, da Unicredit -8,71% e da Ubi Banca -5,53%. In difficoltà anche Banca Profilo, a causa di prese di profitto dopo l'exploit della vigilia sull'annuncio di un ingresso nel capitale da parte della Sator.
Soffocano gli assicurativi, con Alleanza in perdita di circa nove punti mentre Generali lascia sul parterre più del 6%.

Doccia gelata sugli oil con Eni, Tenaris e Saipem ferite del 5,30% circa.

Travolta dalle vendite anche la Pirelli: in merito alle indiscrezioni circa possibili operazioni di Pirelli su Continental, la società ha precisato che nessuna operazione è stata definita neppure per linee generali. Enel non si accende, mentre si aspettano novità in merito ad un accordo con Acciona per Endesa.


Sembra inutile continuare la lista dei caduti.....meglio passare ai superstiti:

salva Seat Pagine Gialle, nel giorno della presentazione alla stampa del nuovo Piano industriale che prevede, un percorso di riduzione del rapporto di indebitamento al 2011, periodo in cui si avrà anche un recupero di redditività. Tengono alcune utilities, come Terna e Snam anche se con progressi inferiori al punto percentuale.
Bye!!!

Fil


PS: aspetto vostri commenti e, se vi è piaciuto il post, inviatelo a persone interessate (letterina in basso). Potete iscrivervi alla mailing list - ed essere così aggiornati su nuovi post - inviando una mail (con scritto "Fil-Trading" ) a cossettifilippo@yahoo.it

Nessun commento:

Posta un commento