Reazione decisamente negativa dei mercati finanziari mondiali al piano di salvataggio delle banche presentato dal segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner. Il piano prevede il lancio di una partnership pubblico-privata che compri gli asset a rischio e che, partendo da 500 miliardi di dollari, potrebbe crescere fino a 1.000 miliardi per capacità finanziaria.
I mercati del vecchio continente, compresa Piazza Affari, terminano la seduta sui minimi giornalieri, seguendo la scia di Wall Street che vede al momento i principali indici di borsa in calo di circa il 3%.
Sul mercato valutario, l'euro torna sotto quota 1,30 dollari mentre il prezzo del greggio scivola sotto i 40 dollari al barile.Pressochè ignorato il dato macro USA sulle scorte e vendite all'ingrosso, risultato peggiore delle attese.
Tra gli indici milanesi, il Mibtel archivia gli scambi con una flessione del 2,04% mentre l'S&PMib segna un decremento del 2,20%. Freccia rossa anche per il Midex che cede l'1,07% mentre l'AllStars registra una contrazione dello 0,52%.
Nel paniere dell'S&P/Mib spopolano le vendite, con 34 titoli in ribasso, due sui livelli della vigilia e quattro in rialzo.
Resta lucente la Pirelli, galvanizzata dall'attesa domani per la presentazione del piano industriale triennale. Sugli scudi anche Camfin nel resto della galassia Tronchetti Provera.
Tengono bene le utilities, in particolare Terna e Snam.
Miste le banche, con il Banco Popolare in flessione di oltre il 4% mentre Unicredit e la Bca Pop Milano consolidano le basi precedenti. Il comitato nomine di Piazza Cordusio si è espresso a favore di una riconferma di Profumo e di Rampl.
Corre ma al contrario la Fiat, risentendo oggi anche di qualche presa di beneficio, dopo aver guadagnato nei giorni scorsi prima dalle attese e poi dall'approvazione del pacchetto incentivi da parte del governo. Inoltre JP Morgan, in uno studio, consiglia agli investitori di tenersi lontani dai produttori di auto come Fiat, ma anche dalle francesi Peugeot e Renault, a causa dei gravi problemi di capacita' produttiva.
Sotto zero i petroliferi, con Saipem e Tenaris tra le più penalizzate. Pesante anche Eni.Sofferente la Seat, con perdite superiori al 7%. Ieri è stato annunciato l'addio dell'AD Majocchi ed è partito il raggruppamento delle azioni nel rapporto di 1 a 200. Offerti anche Mondadori e Mediaset.
Da segnalare poi che Borsa Italiana ha sospeso dalle negoziazioni a tempo indeterminato le azioni ordinarie Cell Therapeutics.
Bye
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