Partenza in ribasso per la Borsa di Milano in scia alla
decisione di Fitch di declassare il debito spagnolo a BBB dal precedente A.
Secondo l’agenzia Usa, la ristrutturazione delle banche iberiche costerà tra i 50 e i 60 miliardi di euro (100
miliardi in uno scenario estremo). Il downgrade su Madrid ha fatto tornare le
tensioni sul secondario, dove lo spread Bonos-Bund sfiora i 500 punti base e il
differenziale Btp-Bund si è riportato sopra quota 440 punti base. Ieri Bernanke
ha attaccato i leader Ue per come hanno gestito la crisi e ha fatto
sapere che la Fed è pronta a intervenire per sostenere la crescita Usa. Per
arginare l’effetto contagio la Cina ha tagliato i tassi d’interesse per la prima volta dal 2008.
L’ottava si conclude con pochi appuntamenti macroeconomici e
molte buone speranze. Unici eventi da calendario oggi sono la produzione
industriale italiana ad aprile e, in pomeriggio, la bilancia commerciale statunitense
ad aprile che dovrebbe mostrare un passivo più contenuto rispetto al mese
precedente.
Apertura negativa quest’oggi per l’indice Ftse Mib che deve
digerire gli importanti risultati portati a casa nel corso della settimana. In particolare, ieri, l’indice
si è riportato sopra i massimi delle sedute del 16 e 22 maggio a 13.500 punti e allungando, sui massimi
di seduta, fino a quota 15.700. Al momento importante la tenuta, su eventuali
ritracciamenti, di 13.320 punti e della vicina media mobile a 14 giorni
attualmente a 13.180. La caduta di questi livelli potrebbe rimettere la soglia psicologica
dei 13.000 punti.
Bye!
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