venerdì 20 febbraio 2009
Piazza Affari...è blackout!
giovedì 12 febbraio 2009
Piazza Affari soffre con l'Europa
Giornata da dimenticare per la borsa di Milano e per quelle del Vecchio Continente travolte da vaste vendite specie sul comparto dei bancari, delle auto e degli oil.
I mercati finanziari hanno risentito anche dell'andamento negativo di Wall Street nel pomeriggio, nonostante alcune statistiche a stelle e strisce migliori delle attese.
In particolare:
- le richieste di sussidio alla disoccupazione settimanali hanno evidenziato un decremento di 8.000 unità mentre le vendite al dettaglio hanno segnato un rialzo dell'1%, con la componente 'core' in aumento dello 0,9%.
- Peggiori delle stime, invece, le scorte e vendite all'industria di dicembre.
Effetto yo-yo per l'euro sul mercato valutario, con quotazioni prima sotto e poi sopra gli 1,28 usd. La moneta di eurolandia è stata colpita in mattinata dal quadro grigio dipinto dalla BCE nel consueto bollettino mensile sull'economia europea. Una doccia fredda è arrivata anche con il calo record della produzione industriale della Zona Euro.
Si raffreddano e di molto i prezzi del petrolio, con il Wti attorno alla soglia dei 35 dollari al barile.
Tra gli indici milanesi, il Mibtel archivia una flessione dell'1,89% mentre l'S&PMib cede il 2,24%. Giù anche il Midex che perde l'1,65% mentre l'AllStars contiene la discesa nello 0,73%.
Quasi tutte frecce rosse nel paniere dell'S&P/Mib con solo cinque titoli salvi ed uno neutro.
In quest'ultimo caso si tratta di Bulgari. Acquistata Alleanza con un balzo di oltre il 4%.Resiste alle vendite Parmalat forte dell'accordo transattivo raggiunto con il Credito Emiliano, che per la definizione del contenzioso in essere, corrisponderà alla società di Collecchio l'importo di 10 mln di euro. Nel comparto delle utility tiene Terna, dopo che Fitch ha deciso di mantenere il rating in watch negative sul rating di lungo termine "A+" e di procedere al declassamento del merito di credito della società al massimo di un gradino solo dopo l'acquisizione di Elat.
Nuova debacle per Seat che ha diffuso oggi risultati previsionali per l'esercizio 2008 in linea con le guidance. Oggi la banca d'affari Citigroup ha tagliato il target price a 6 euro da 10 euro.
Offerta la Fiat con una perdita di circa quattro punti percentuali.Colpite le banche con Ubi Banca ed Intesa Sanpaolo in testa alle flessioni.
Riflettori puntati su Unicredit: il Cda della banca, riunitosi oggi, ha preso atto della raccomandazione degli azionisti di confermare il presidente, Dieter Rampl, e l'amministratore delegato, Alessandro Profumo per un nuovo mandato.
La flessione del petrolio si ripercuote sugli oil: Eni cede oltre l'1% nel giorno del Cda per l'approvazione dei risultati 2008. Peggio Saipem che lascia sul terreno oltre 3 punti percentuali, nonostante i conti 2008 annunciati ieri, abbiano registrato utili in crescita. Intanto Merrill Lynch ha incrementato il target price sul titolo a 13 euro da 12,5 euro.
Pesante anche la flessione accusata da Tenaris. Sofferente Pirelli il giorno dopo la presentazione del piano triennale al 2011. Più contenuto il calo Telecom, penalizzata ieri dall'ipotesi che il cda deliberi di non distribuire il dividendo, decisione che il Gruppo ha chiarito con una nota, verrà considerata solo con il CDA del prossimo 27 febbraio. Brilla invece Tiscali.
Bye!
Fil
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mercoledì 11 febbraio 2009
L'Europa chiude tentando la rimonta...
martedì 10 febbraio 2009
Tsunami di vendite su Piazza Affari
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