A distanza di una settimana non cambia l'impostazione sui
mercati azionari internazionali che rimane sempre al rialzo con alcuni listini
che sono andati a ritoccare i massimi di periodo ( ultimo in ordine temporale
il NASDAQ che ritrova la soglia psicologica dei 4 mila punti dopo ben 13 anni).
il "sentiment", anche se in discesa rispetto
all'ottava precedente, continua quindi a rimanere sui top di sempre così come
l'indice di volatilità( VIX) che, stazionando sui minimi storici, spinge sempre
più gli acquisti a leva di titoli ( MARGIN DEBT).
Tutta questa calma non deve però farci abbassare la guardia
perchè basterebbe un dato o un evento non atteso sul mercato per determinare
quelle chiusure improvvise di posizioni che potrebbero mettere in moto le
famose prese di beneficio.
In questo contesto il focus delle prossime settimane sarà sempre
rivolto alle decisioni che verranno prese dalle Banche Centrali e in
particolar modo dalla FED anche se oramai i mercati hanno capito che
"TAPERING non è “TIGHTENING” e che la bussola per orientarsi nei prossimi
mesi sarà da ricercarsi nell'evoluzione economica globale.
Sul valutario l'EURO torna a mostrare i muscoli nei
confronti del DOLLARO testando le resistenze poste sulla soglia degli 1.36. Dal
punto di vista tecnico l'eventuale rottura rilancerà la spinta rialzista in
direzione dei prossimi target posizionati in area 1.365.
Bye
Fil
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