Chiusura in rosso per le principali Borse del Vecchio Continente, depresse dall'andamento al ribasso della Piazza americana, nonostante il dato sull'ISM non manifatturiero sia risultato in rialzo a gennaio e di poco inferiore a quelle che erano le attese del mercato. L'andamento dei mercati ha risentito del clima attendista, alla vigilia della riunione di politica monetaria della BCE e della Banca d'Inghilterra, che decideranno domani sui tassi di interesse. L'euro, dopo aver superato quota 1,40, a seguito della pubblicazione dell'indice Pmi dei servizi dell'eurozona di gennaio, ha ripreso il suo trend ribassista nei confronti del biglietto verde, complice anche l'uscita del dato sull'indice ISM non manifatturiero americano.
Il cross EUR/USD scambia a 1,3912 in calo dello 0,39%, in attesa che domani le riunioni di politica monetaria della Bce e della Bank of England, rivelino i tassi d'interesse, anche se le previsioni sono ancora per una nulla di fatto. Il prezzo del greggio è in netta scivolata a 76,31 dollari al barile dopo che negli Stati Uniti, le scorte settimanali di greggio nella settimana al 29 gennaio 2010, hanno registrato un incremento di 2,3 mln a 329 mbg.
In Europa, quest'oggi, riecheggiano le esortazioni ufficiali di Bruxelles verso Atene. La Commissione Europea ha caldamente raccomandato alla Grecia di correggere del disavanzo eccessivo dando il suo appoggio al piano di rafforzamento fiscale del paese Ellenico. Si chiede comunque al Paese di mettere da parte i fondi pari al 10% della spesa corrente come riserva di emergenza.
Tra le piazze finanziarie Bruxelles ha chiuso con un ribasso dello 0,71% a 2529,11 punti, Zurigo con un decremento dello 0,15% a 6559,8 punti, Parigi con uno svantaggio dello 0,48% a 3793,68 punti ed Amsterdam con un regresso dello 0,32% a 332,96 punti, Francoforte -0,67% a 5671,21 punti, Londra -0,71% a 5246,03 punti e Madrid -2,39% a quota 10874,6.
Anche per Piazza Affari si conclude in rosso la seduta odierna Dopo una partenza in lieve rialzo, e l'incertezza al "giro di boa", la Borsa milanese ha deciso di darsi definitivamente alle vendite dopo l'avvio in rosso della borsa di Wall Street.
L'indice FTSE IT All-Share archivia la seduta con uno svantaggio dell'1,07% a 22.696 punti, il FTSE MIB con un calo dell'1,09% a 22.169 punti. Scivola dello 0,96% a quota 24.721 il FTSE Mid Cap, mentre il FTSE Star sale dello 0,19% a 11.264 punti.
Giù Telecom italia, dopo l'exploit di ieri su alcuni rumors riguardanti l'ok del Governo alla fusione con la spagnola Telefonica, poi smentite dal Governo.
A due velocità le banche, con Exor e Mediolanum in bella mostra. In rosso Unicredit, MPS ed Intesa San Paolo. Soffrono di più Mediobanca e il Banco Popolare in perdita di oltre due punti percentuali.
Sul completo, crolla Indesit, penalizzata dal tonfo della concorrente Electrolux sulla borsa di Stoccolma sui timori per il 2010.
Bye
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Fonte: Repubblica.it
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